ansia

Oddio che ansia!

 

“Oddio che ansia!” Quante volte l’abbiamo detta o sentita dire questa frase?? Ma che cos’è davvero l’ansia??

 

L’ansia è una sensazione di nervosismo, preoccupazione o inquietudine normalmente provata dall’uomo. Il termine ansia deriva dal latino angĕre, che significa stringere, ed è uno stato emotivo, per quanto sgradevole, di comune riscontro in vari momenti e situazioni della vita quotidiana.
Spesso descritta come una sensazione di tensione psicofisica, di preoccupazione e di inquietudine che talvolta sconfina nella paura, non sempre è sinonimo di malattia. A questo proposito, quindi, è importante stabilire i confini tra ansia normale e patologica.

 

 

Ansia Fisiologica o Ansia Patologica?

 

 

L’ansia normale – fisiologica o d’allarme – è uno stato di tensione psicologica e fisica che implica un’attivazione generalizzata di tutte le risorse dell’individuo, consentendo così l’attuazione di iniziative e comportamenti utili all’adattamento. Essa è diretta contro uno stimolo realmente esistente, spesso ben conosciuto, rappresentato da condizioni difficili ed inusuali.
L’ansia è invece patologica quando disturba in maniera più o meno notevole il funzionamento psichico, determinando una limitazione delle capacità di adattamento dell’individuo. È caratterizzata da uno stato d’incertezza rispetto al futuro, con la prevalenza di sentimenti spiacevoli.
A volte può essere vaga, cioè senza una precisa causa riconoscibile, oppure può riguardare specifici oggetti ed eventi; si può riferire ad un futuro imminente, oppure alla possibilità di eventi più o meno lontani.

 

 

Cause

 

Quali sono le Cause dell’Ansia?

 

Le cause dell’ansia non sono ancora del tutto chiarite. Tuttavia, si è concordi nell’affermare che vi sia l’implicazione di diversi fattori che concorrono l’uno con l’altro nel dare origine al disturbo. Fra questi ricordiamo:

 

Fattori ereditari: alcuni studi genetici hanno rilevato che, in circa il 50% dei casi, i soggetti con disturbi d’ansia hanno almeno un familiare affetto da una patologia analoga.

 

Fattori biologici: secondo alcuni studi, l’insorgenza dell’ansia può essere correlata ad alterazioni della quantità di alcuni neurotrasmettitori, come per esempio un’eccessiva produzione di noradrenalina, una ridotta disponibilità di serotonina (che regola il benessere) e di GABA (un neurotrasmettitore inibitorio fra i più importanti del nostro organismo).

 

Fattori inconsci: secondo Freud, padre della psicoanalisi, l’ansia deriverebbe da un conflitto inconscio che può risalire all’infanzia o svilupparsi nella vita adulta. Questo conflitto psicologico mette in moto dei meccanismi di difesa il cui scopo è quello di allontanare dalla coscienza questo stesso conflitto, relegandolo in una sede non accessibile della psiche, che è l’inconscio.

 

 

Sintomi

 

Come si manifesta l’Ansia?

 

L’ansia è caratterizzata da sintomi generali, psicologici e legati all’attivazione del sistema nervoso autonomo, cioè quello che non è sotto il controllo della volontà della persona (simpatico e parasimpatico), e che vengono chiamati disturbi neurovegetativi.

 

I sintomi generali dell’ansia possono essere rappresentati da:
• Senso di paura e di pericolo imminente;
• Paura di morire;
• Paura di perdere il controllo;
• Paura di impazzire;
• Evitamento;
• Tensione interna soggettiva;
• Incapacità di rilassarsi;
• Apprensione;
• Ipervigilanza;
• Inquietudine.

 

I sintomi psicologici invece, possono essere:
• Preoccupazioni eccessive per questioni secondarie;
• Irritabilità ed impazienza;
• Difficoltà a concentrarsi e scarsa attenzione;
Depersonalizzazione;
Derealizzazione;
• Disturbi della memoria;
• Disturbi del sonno.

 

I sintomi neurovegetativi possono essere rappresentati da:
• Difficoltà di respirazione;
• Senso di oppressione toracica;
• Fame d’aria (dispnea);
• Respiro accelerato;
• Dolore toracico;
• Sensazione di testa leggera;
• Vertigini;
• Sensazione di instabilità e mancato equilibrio;
• Svenimento imminente;
• Formicolio in diverse parti del corpo;
• Vampate di calore o di freddo;
• Sensazione di soffocamento;
• Difficoltà di deglutizione e/o sensazione di “nodo in gola”;
• Bocca secca;
• Battito cardiaco accelerato o non regolare;
• Sudorazione eccessiva;
• Senso di debolezza e stanchezza;
• Tensione muscolare;
• Tremori;
• Minzione frequente;
• Diarrea.

Ad ogni modo, va precisato che i sintomi che si manifestano in presenza di ansia possono variare da un individuo all’altro, sia in termini di tipologia di sintomi che in termini di intensità con cui insorgono.

 

 

Quali sono i disturbi d’ansia?

 

I disturbi d’ansia comprendono:
• Fobia specifica (aereo, spazi chiusi, ragni, cani, gatti, insetti, ecc.)
• Disturbo di panico e agorafobia (paura di stare in situazioni da cui non vi sia una rapida via di fuga)
• Disturbo ossessivo-compulsivo
• Fobia sociale
• Disturbo post-traumatico da stress
• Disturbo d’ansia generalizzata

 

 

Quando chiedere aiuto?

 

L’ansia è una normale risposta a un pericolo oppure a uno stress psicologico, e in assenza di patologia, ha le sue radici nella paura ed è funzionale alla sopravvivenza. Tuttavia, è da considerarsi un disturbo e quindi necessita di un intervento, quando:

• si manifesta in momenti inappropriati
• si manifesta spesso
• è talmente intensa e duratura da interferire con le normali attività di una persona

Un’ansia significativa può persistere per anni e iniziare ad essere percepita come normale dal soggetto ansioso. Per questo e altri motivi, i disturbi d’ansia spesso non vengono diagnosticati o trattati. E’ importante quindi rivolgersi ad uno specialista Psicologo- Psicoterapeuta per valutare quanto l’ansia stia intervenendo nella vita quotidiana e stabilire come e in che modo intervenire. La Psicoterapia si è dimostrata efficace nella maggior parte dei casi, favorendo la diminuzione dei sintomi ansiosi e la crescita personale. In alcuni casi è indicata anche una terapia farmacologica, prescritta da un medico psichiatra, che prevede l’utilizzo di diverse categorie di farmaci, come gli antidepressivi, molti dei quali, oltre che oltre ad agire sull’umore, agiscono sull’ansia, riducendone i sintomi, oppure le benzodiazepine.

 

Dr.ssa Francesca Brancolini