16 Mar Terapia sistemico-relazionale: che cos’è?
Scopriamo che cos’è la psicoterapia sistemico relazionale e quali persone possono trarne beneficio.
Che cos’è la psicoterapia?
Etimologicamente la parola psicoterapia significa “cura dell’anima”. Psico-terapia, infatti, viene dal greco “psichè” (anima, soffio vitale) e “therapeia” (cura).
Eppure, per moltissime persone, parlare di “psicoterapia” significa parlare della “cura di una malattia della mente”. Come risultato, si pensa alla psicoterapia come ad un procedimento lungo, magari noioso (e costoso!!), in cui il cliente è il “malato” e il terapeuta “lo cura”, quindi qualcosa destinato fondamentalmente a chi sta male, a chi ha qualcosa che non va, a chi manca qualche venerdì.
Che cos’è la psicoterapia sistemico-relazionale?
La Psicoterapia è un intervento per risolvere i problemi psicologici dell’individuo, della coppia, della famiglia. L’ottica sistemica ha per suo specifico interesse lo studio dell’individuo inserito nella rete delle sue relazioni più significative. L’approccio sistemico relazionale trae le proprie origini dall’antropologo Gregory Bateson, iniziatore della teoria della comunicazione: egli teorizza che la personalità dell’individuo si costruisca e strutturi sulla base di processi interattivi, cioè delle relazioni che l’essere umano instaura con l’ambiente e gli altri individui. Ciò significa porre un forte accento sulla dimensione relazionale e sull’appartenenza dell’individuo a dei contesti specifici.
L’essere umano non è un’entità a sé stante, ma è il centro di un’infinita rete di rapporti con il mondo e con gli altri esseri umani. Ciò significa che l’uomo fa parte di una rete di relazioni che si intersecano e in cui i vari membri, in rapporto tra di loro, si influenzano a vicenda. Col tempo le relazioni più importanti della nostra vita ci insegnano cosa possiamo e non possiamo fare, ci indicano le strade che possiamo o non possiamo percorrere.
La famiglia rappresenta uno dei più importanti sistemi di cui facciamo parte: è il primo che conosciamo e con cui interagiamo ed è quello che portiamo dentro di noi per tutta la vita: le relazioni con i membri della nostra famiglia sono specifiche, uniche e necessarie per lo sviluppo di ogni individuo.
L’intervento terapeutico basato sulla teoria sistemico-relazionale si fonda sull’osservazione diretta delle modalità attraverso le quali il paziente si relaziona con il suo primo gruppo di appartenenza, e quindi la famiglia, anche se le difficoltà possono manifestarsi in qualsiasi ambito (amicale, lavorativo etc.).
Quali persone può aiutare la Psicoterapia Sistemico-Relazionale?
L’approccio si focalizza sul presente e sull’analisi delle difficoltà del momento attuale, ed è orientato alla risoluzione delle problematiche solitamente in tempi brevi. Il fine della terapia è quello di trovare modalità relazionali diverse con i sistemi di appartenenza.
La terapia sistemico-relazionale, è particolarmente indicata per le terapie familiari e per la terapia di coppia. Ciò non significa, però, che questo modello non sia applicabile per affrontare una terapia individuale, anzi.
La terapia sistemico relazionale individuale esiste ed è molto diffusa, anche perché spesso è complicato coinvolgere l’intero nucleo familiare. Anche se l’individuo entra da solo nella stanza del terapeuta per affrontare il proprio disagio psicologico (ansia, attacchi di panico, depressione,….), egli porta con sé tutte le relazioni significative che hanno caratterizzato la sua esperienza nel passato e nel presente.
Quindi questo metodo, può rivelarsi utile per le persone che ritengono avere delle difficoltà in specifici rapporti (di coppia, genitoriale, lavorativo, etc), come altresì al presentarsi di problematiche evolutive da parte dei bambini e/o degli adolescenti presenti all’interno del nucleo familiare.
Questo tipo di terapia è inoltre finalizzato a leggere alcuni eventi e situazioni in modo maggiormente tollerabile da un punto di vista emotivo e trovare un significato plausibile e valido, a difficoltà personali e/o familiari.
Ogni psicoterapia è come un viaggio sperimentale dentro sé stessi:
“Si comporti, per fare un esempio, come un viaggiatore che segga al finestrino di una carrozza ferroviaria e descriva a coloro che si trovano all’interno il mutare del panorama dinanzi ai suoi occhi”. (S. Freud)
Psicologa Psicoterapeuta