La noia nei bambini: l’importanza del tempo lento

 

La noia ci costringe a un tempo lento, mentre noi siamo abituati a vivere di corsa. Nonostante la frenesia dei tempi in cui viviamo, a tutti gli adulti capita di annoiarsi, e sicuramente anche a tutti i bambini in qualche momento della loro crescita. Una condizione che diventa spesso intollerabile, non tanto per i piccoli quanto per i genitori.

 

La noia nei bambini, opportunità e benefici

La tendenza oggi è risolvere il problema proponendo degli stimoli ai piccini. Ciò accade poiché si fa fatica ad accettare lo stato di immobilità, di arresto, causato dalla noia. Ma sarebbe più utile, per il bambino, che il genitore riuscisse a “stare”, ossia ad accogliere quelle sensazioni, anche negative, che il bambino sperimenta lungo il suo percorso di sviluppo, provando a comprendere e attendere i suoi tempi e i suoi bisogni. Spesso questa spinta al fare diventa un modo attraverso il quale l’adulto si difende dal sentire, ossia dal prendere contatto con i propri vissuti emotivi. Proteggere i bambini dal sentirsi annoiati è sbagliato come proteggerli dal sentirsi tristi, frustrati o arrabbiati! Per i bambini in particolare, la noia è occasione di crescita. La noia è un attivatore della fantasia.

 

Importanza della noia nei bambini

I genitori sono spesso solo preoccupati che la noia possa provocare il caos in casa e per questo tendono a tenerla sotto controllo, dominarla e limitarla il più possibile. Essa, invece, è un tempo libero per fare scoperte. Ha altresì perfettamente senso che i bambini chiedano sempre di più strumenti elettronici come smartphone, tablet, tv, playstation o altro ancora, quando si sentono annoiati, ma questo non significa affatto che soddisfare il loro desiderio sia la soluzione migliore per loro in quella situazione.

Insomma, che s’arrangino e imparino a superare la noia da sé e con le proprie forze!

Se il genitore osserva il figlio che appare triste e non sa cosa fare, ciò che dovrebbe fare è aspettare, tollerare questo momento di difficoltà del bambino. Soltanto così il piccolo si attiverà e scoprirà risorse e capacità, Un bambino messo nelle condizioni di sentire che cosa gli accade, diventerà un adulto capace di trasformare la frustrazione in progettualità.

 

Come gestire la noia dei bambini

Bisogna evitare la “grande abbuffata di stimoli”, (attività extrascolastiche varie, sport, lezioni private,…)che non permette di sentire e di “stare in contatto” con sé.

Un bambino che non ha paura delle proprie emozioni, che impara a tollerare la frustrazione e a trovare le sue risposte, attraverso il gioco e la creatività, diventerà un adulto consapevole e capace di risolvere i problemi, quindi il genitore si dovrà attenere a sostenerlo nella sua autonoma ricerca della soluzione.

Se il genitore nota un atteggiamento costante nel tempo, o se il figlio tende ad isolarsi o chiudersi, sarebbe bene rivolgersi a un professionista dell’età evolutiva.

 

Cosa fare quando i bambini si annoiano

  • Osservare il bambino nei momenti in cui si annoia
  • Lasciargli il tempo di reagire alla noia
  • Mettersi nell’ottica dell’opportunità e lasciargli il tempo affinché si attivi a trovare da solo la risposta alla noia
  • Giocare con il bambino sottostando alle sue regole e alle sue richieste (invece di essere noi a proporre con cosa e come giocare insieme)
  • Ascoltarlo ed essere partecipativi
  • Favorire il suo processo di esplorazione, senza forzature

 

Le parole chiave sono: stare, aspettare, resistere. Aspettare i tempi del bambino, cogliendo l’opportunità di gestire il nostro tempo da adulti e il nostro sentire.